Il progetto è partito ad ottobre 2014 con una serata di presentazione organizzata dalle OdV partner e in cui tutti i soggetti attivi hanno coinvolto le proprie reti, compresi cittadini. A seguito dell'incontro oltre 50 persone si sono candidate per diventare utenti delle azioni di formazione e allo stesso tempo protagonisti delle attività di sensibilizzazione sul territorio. Sono così cominciati i corsi che hanno portato alla costituzione di tre gruppi che hanno realizzato i percorsi formativi progettati di 14 incontri finalizzati all’acquisizione di competenze teorico-pratiche sull’organizzazione di eventi, sulla comunicazione via web e sulla promozione coi giovani; i nuovi volontari si sono quindi attivati nella promozione dell’inclusione sociale e dei valori del Fare Diversamente sui canali web (social network e Youtube), nel dialogo coi giovani delle scuole, nella gestione di stand di eventi in cui siamo stati invitati e nell’organizzazione del convegno Io ci sto @ FareDiversamente. Nell'ottica della promozione dell'inclusione sociale abbiamo realizzato le attività di bowling coinvolgendo molti cittadini e un'associazione sportiva. Grande impegno è stato dedicato alle mappature col supporto dei Comuni (nella fase di progettazione degli incontri e nel reperimento) che hanno permesso di allargare la nostra rete e migliorare i contenuti del nostro portale web. Un'altra attività che ci ha dato grande soddisfazione è stata la collaborazione per l'allestimento del convegno col Liceo Artistico di Arese. Durante tutta la progettazione, conclusasi a giugno 2015, abbiamo realizzato riunioni di aggiornamento, monitoraggio e supporto alla rete e alla raccolta fondi.
Si vuole promuovere una nuova visione dello stare insieme per ridurre il fuorviante pregiudizio che identifica la persona fragile più come soggetto portatore di bisogno che non come vera ed importante risorsa per tutti noi. Da qui l’idea innovativa di costruire una dimensione di trasversalità nella rete che porti agenzie, diverse per intenti e operatività, a lavorare insieme e coordinarsi, allargando quindi la possibilità di risposta ai bisogni emersi. I nostri utenti e i loro famigliari concorreranno, insieme a volontari, operatori e cittadini/volontari informali, alla sensibilizzazione delle comunità di riferimento sul tema dell’inclusione sociale, favorendo – tramite azioni che si differenziano notevolmente da quelle ordinarie e le cui risorse sono per lo più destinate direttamente ai beneficiari finali - il confronto e la riflessione: nelle scuole; tramite canali web; attraverso azioni di promozione ed eventi. Verranno creati 3 gruppi, composti da 12 persone ciascuno (utenti, famigliari, volontari, operatori, cittadini) che seguiranno un percorso formativo/pratico pianificato da consulenti esperti e monitorato nel tempo dal gruppo di progetto; i risultati saranno ben tangibili e riguarderanno l’acquisizione di nuove competenze comunicative nei partecipanti, la creazione di contenuti di promozione su volontariato, rete ed inclusione sociale e, ultimo ma non meno importante, la maturazione dei gruppi come nuove micro-reti altamente inclusive. I formatori si occuperanno di insegnare rendendo protagonista chi apprende; chi apprende diventerà a sua volta attore e responsabile del suo processo di cambiamento e faciliterà questo stesso cambiamento nella propria comunità. Il nostro obiettivo è quello di consolidare, attraverso il proseguo della progettualità sperimentale de “La rete del F@RE diversamente” (BV2012), azioni significative per le nostre OdV, per il territorio e per i beneficiari finali, che assumeranno così ruoli di co-protagonisti dei servizi stessi. Si vuole creare quindi un circolo virtuoso per cui sia gli utenti delle OdV sia i loro famigliari potranno, innanzitutto, potenziare le proprie connessioni e in cui altri Soggetti attivi, compresi quelli che non si dedicano direttamente alla Disabilità o alla Salute Mentale, potranno cimentarsi in una sfida tanto innovativa (distante dalle pratiche operative attuali di ciascun soggetto, a stretto contatto con altri rappresentanti del sociale e “insieme con” chi vive la fragilità e non solo “per” lui) quanto realmente inclusiva. Il lavoro qui proposto di formazione e promozione dell’inclusione sociale sul territorio, così come l’ampliamento del portale stesso, devono essere considerati quindi dei mezzi per favorire questo circolo virtuoso, mezzi per noi totalmente differenti rispetto al nostro quotidiano operato. Si vuole sostenere così un Volontariato naturale e dinamico che nasce e cresce nella rete, un Volontariato che vuole farsi carico, nel suo piccolo, dello sviluppo della comunità locale e favorire i legami sociali e le relazioni tra gli abitanti e le persone con fragilità.